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Il settore giovanile del Napoli, La cosiddetta scugnizzeria

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view post Posted on 21/5/2009, 22:51     +1   -1
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Brigante

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Berretti, Milan-Napoli, semifinale scudetto. L'odissea degli azzurrini

Secondo alcune trasmissioni gli azzurrini hanno dovuto affrontare una trasferta molto faticosa la scorsa settimana in occasione della semifinale scudetto contro il Milan. Il primo network a parlare dell'interminabile viaggio alla volta di Milano in vista della seminifale scudetto fu radio Kiss Kiss. A distanza di alcune settimane vengono alla luce ulteriori particolari della trasferta vissuta dai venti azzurrini allenati da Mister Cusaro. Durante la trasmissione TifosiNapoletani in onda su Canale 21 il parterre ha dedicato alla vicenda un ampio spazio. La squadra Berretti, al contrario della selezione allievi e giovanissimi che hanno affrontato le trasferte comodamente in aereo, ha viaggiato in pullman. Un viaggio tortuoso che ha finito per sfinire i convocati di Cusano. Arrivata a Milano la squadra azzurra ha alloggiato in un motel a due stelle, non proprio il massimo del comfort. Le fatiche del viaggio si sono fatte sentire nelle gambe e nella testa dei giocatori del Napoli. Durante la gara d'andata infatti ci sono stati ben 7 azzurrini usciti malconci dal terreno di gioco. Dopo il danno la beffa. Dopo la sconfitta infatti la Berretti si è messa subito in viaggio per ritornare in Campania. In due giorni circa 24 ore di viaggio. Morale della favola. Napoli eliminato, sogno scudetto sfumato
 
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view post Posted on 23/5/2009, 21:36     +1   -1
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Brigante

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Allievi, Napoli-Catania domani mattina alle 10.30

Si giocherà domani mattina al Campo Kennedy il ritorno dei sedicesimi di finale del campionato nazionale Allievi tra gli azzurrini guidati da Faustinho e il Catania, che all'andata in Sicilia si è imposto per 2-1.
 
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view post Posted on 24/5/2009, 22:21     +1   -1
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Brigante

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Napoli, Giovanissimi Napoli-Canavese 1-0

I Giovanissimi del Napoli allenati da mister Liguori, vincendo oggi per 1-0, si sono qualificati agli Ottavi di Finale della poule Scudetto 2009. All'andata gli azzurrini si erano imposti in Piemonte per 5-0.
 
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ale83_webmaster
view post Posted on 24/5/2009, 22:57     +1   -1




PRIMAVERA: NAPOLI, FINE DEL SOGNO
Azzurrini travolti 6-2 dal Genoa

image
Luca Giannone (foto Aurelio Talpa)

Genoa 6
Napoli 2


Genoa: Lamanna 7, D'Alessandro 6, Grea 6.5, Amico 6 (30' st Parodi sv), Costantini 6, Signorini 6, Ferraro 6 (24' st Kofie 6.5), Parfait 6.5, Scotto 7, El Sharawi 7, Lazarevic 5 (30' pt Boakye 7). A disp. Raggio, Ben Djemia, Rudi, Romero. All. Chiappino 6

Napoli: Sepe 6, Diana 6, Bruno 6, Simonetti 6, Monda 6, Petrarca 6, Maiello 6, Esposito 6, Ciano 6 (31' st Spilabotte), Giannone 6.5, Insigne 6 (20' st Criscuolo 6). A disp. Di Stasio, Morra, Bernardo, Ammendola, Varriale. All. Apuzzo 6

Arbitro: Russo di Milano

Reti: 7' pt Giannone, 13' pt Parfait, 28' pt Ciano, 38' pt Scotto, 20' st El Sharaawi, 38' st Boakye, 44' st Scotto, 46' st Kofie.

Genova. Si infrange a Genova il sogno degli azzurrini di mister Apuzzo. Eppure questo Napoli era partito col piede giusto. Al 7' Giannone fa il mago: tiro a giro da trenta metri, Lamanna si inchina ed il Genoa è sotto. Al 13' Parfait riapre il discorso qualifiazione: shot dai venticinque metri, con Sepe che non ci può arrivare. I Grifoncini alzano il baricentro, provano a schiacciare gli azzurri nella loro trequarti, ma la Primavera non soffre la pressione, gioca a ritmi altissimi, non facendo ragionare il centrocampo rossoblù. Ed al 28' arriva il raddoppio. Insigne fa impazzire la difesa ligure, mette a sedere Andrea Signorini e tocca per Ciano: piattone e corsa verso la panchina ad abbracciare Apuzzo. La qualificazione sembra in una botte d'acciaio, ma il Genoa è un osso durissimo: in casa, poi, non molla mai. Ed al 38' il nuovo pareggio: palla in area, El Sharaawi spizza al centro e Scotto mette alle spalle di Sepe, bissando il gol dell'andata. Il Napoli non si scompone e chiude il primo tempo in crescendo, mettendo il Genoa sotto e sfiorando il tris almeno due volte su calcio piazzato. Al Grifone ora servono tre gol per qualificarsi. Nella ripresa il cliché tattico del match non cambia. Il Napoli gestisce bene il pallone, senza soffrire la pressione rossoblù. In contropiede gli azzurrini continuano a far tremare la retroguardia genoana, poi Apuzzo toglie Insigne e mette dentro un difensore, Criscuolo, con il caldo e la stanchezza iniziano a farsi sentire. Ed il Genoa al 20' graffia con El Shaarawi, che chiude un triangolo con Grea e porta in vantaggio i grifoncini. Si prospetta il più classico dei finali in apnea: invece è il Napoli a sfiorare il gol in due occasioni. Maiello fa stampare sulla traversa la sua conclusione, tre minuti dopo Lamanna strappa il pallone dai piedi di Giannone, pochi istanti prima che il trequartista azzurro potesse firmare il tre a tre. Quando sembrava filare tutto liscio, arriva il lampo del 4-2, che mette tutto in discussione: Boakye in mischia trova lo spiraglio, con sette minuti alla fine della partita. Il Napoli non c'è più in campo, Sepe stringe i denti, ma il dolore dietro la caviglia si fa sempre più duro. Poi al 44' Scotto fa crollare il sogno azzurro. Finisce con festa rossoblù, con tanto di sesto gol realizzato da Kofie, quando ormai il Napoli già piange per quello che poteva essere ed invece non è.

Marco Giordano
NapoliSport.net


Grazie lo stesso ragazzi!
Almeno voi ci mettete l'anima...
 
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azzurraforever
view post Posted on 27/5/2009, 13:59     +1   -1




Napoli, il baby Marciano nel mirino di mezza europa
Paolo Marciano, classe 1995, punta di diamante dei Giovanissimi Nazionali del Napoli, con cui ha disputato in questa stagione 16 partite realizzando la bellezza di 19 gol, nel mirino di mezza europa
27.05.2009 14:28 di Salvio Passante articolo letto 669 volte
Fonte: tmw


Italiane attente, c'è il rischio che un altro degli enfant prodige del nostro calcio lasci il patrio suolo per accettare l'incessante corteggiamento proveniente da più esotici lidi. Dopo Rossi, Lupoli e più recentemente Macheda, un altro giovanotto di belle speranze è nel mirino delle big d'Europa. Si tratta di Paolo Marciano, classe 1995, punta di diamante dei Giovanissimi Nazionali del Napoli, con cui ha disputato in questa stagione 16 partite realizzando la bellezza di 19 gol. "E' un giocatore esplosivo, dotato di una tecnica eccellente, a tratti geniale - dice chi lo ha visto all'opera con costanza in questa stagione -. Mancino puro, è paragonabile a Giovinco". Le squadre italiane, come di consueto, latitano. In compenso, le finaliste della Champions League, che stasera si affronteranno a Roma, hanno già manifestato chiari segnali di interesse: Barcellona e Manchester United sono infatti con Lione e Bordeaux le formazioni più concretamente interessate al ragazzo, che prima di approdare a Napoli aveva incantato nelle giovanili dell'Empoli.
 
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view post Posted on 27/5/2009, 14:59     +1   -1
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Brigante

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Anche la Fiorentina su Merino, il piccolo Maradona

Palermo, Napoli, Galatasaray e adesso anche la Fiorentina. Roberto Ramirez Merino (27) ha impressionato tutti. Il piccolo Maradona è salito agli onori della cronaca per la buona stagione disputata in serie B con la maglia della Salernitana. Pantaleo Corvino lo avrebbe adocchiato e tenuto in considerazione come possibile rinforzo per la prossima stagione. tmw.
 
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view post Posted on 27/5/2009, 15:21     +1   -1
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Brigante

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Napoli, viaggio nel vivaio azzurro: giovani in vetrina, speranze, problemi e risultati (Prima parte)

Nel calcio moderno, ma forse anche in quello di una volta, le capacità economiche hanno fatto sempre la differenza. Senza soldi, non si cantano messe, recitava un vecchio adagio. Per quelle squadre che non possono disporre di ingenti capitali, una risorsa da sfruttare è sicuramente quella del settore giovanile: non è un caso dunque che i grandi vivai in Italia siano di appannaggio di società, come per esempio Empoli e Atalanta, che optano per una politica giovanile che le porti a colmare il gap con le grandi squadre. Che a loro volta però, compiono passi importanti: basti pensare a Juventus, Milan e Inter, che negli ultimi anni hanno sfornato giocatori come Giovinco, Marchisio, De Ceglie, Paloschi, Balotelli, Santon, tanto per fare alcuni nomi. Queste squadre però, hanno potuto contare su un lavoro portato avanti negli ultimi venti - venticinque anni, per riuscire a cogliere dei frutti. E il Napoli? A causa del fallimento del 2004, molti dei ragazzi che componevano le giovanili azzurre hanno dato luogo a una emorragia verso altri lidi. La ricostruzione è stata lunga, e probabilmente non ancora completata. E se il settore giovanile è la linfa vitale di un club, sono tanti i problemi da affrontare, su tutti forse quello delle strutture, di cui il Napoli per ora è totalmente sprovvisto.

CIFRE E PROBLEMI IRRISOLTI - Si calcola che tra stipendi dei tecnici, collaboratori, giocatori, fitti degli impianti ed altre spese il Napoli abbia messo a disposizione del responsabile del Settore Giovanile, Santoro, circa 400 mila euro, cifra molto bassa se si considera che la Fiorentina in questa stagione ha investito 11 milioni, l’Inter 8,5, la Juventus 6. Il fallimento e il dover costruire un intero settore da zero può essere un attenuante provvisoria ma non eterna; il Napoli deve assolutamente mettersi al pari degli altri club italiani per cercare di limare il gap. Nel frattempo gli azzurri sono stati costretti a "vagabondare" negli impianti dell'entroterra: Comunale di Marano (da dicembre impraticabile), Caivano, Kennedy di Marano, Palma Campania e per gli allenamenti il complesso sportivo di Caravita a Cercola. Pensare in grande significa disporre di attrezzature all'avanguardia: bisogna fornire ai tecnici azzurri strutture adeguate, altrimenti i tornei internazionali (Viareggio), i podi nazionali e l’obbiettivo di portare qualche buon elemento in prima squadra (a proposito, sotto questo aspetto l’inserimento di Vitale con i “grandi” rappresenta comunque un punto di svolta) resteranno ambizioni difficilmente realizzabili. Tanti i progetti finora decantanti: Afragola, Miano, Castelvolturno. Pochi i riscontri concreti. In carenza di strutture, un’ipotesi - anche se di difficile attuazione - potrebbe essere quella di recuperare il centro tecnico di Soccavo. Fortino inespugnabile del Napoli vittorioso in Europa e nel Mondo, rappresenterebbe per i giovani azzurri uno sprone ad arrivare nel calcio che conta, sapendo di calcare il terreno di gioco che fu del più grande di sempre, Diego Armando Maradona, e degli eroi azzurri scudettati.



IL BILANCIO DI QUEST’ANNO

Primavera

Stagione dai due volti. Prima fase assolutamente da dimenticare. Il tecnico Apuzzo ha trovato non poche difficoltà a gestire un gruppo formato da 30 elementi. Dopo aver ridotto numericamente la rosa, il margine di errore da parte del tecnico è stato minimo. Il mister ha schierato la sua squadra con il classico 4-3-2-1 con il tridente offensivo Ciano-Giannone-Insigne. Gli azzurrini hanno infilato un serie incredibile di risultati positivi riuscendo a conquistare l'accesso ai play off in modo miracoloso. Dopo l'entusiasmante vittoria interna contro il Genoa a Palma Campania, nella gara di ritorno la squadra ha avuto paura di volare. Poco cinica sotto porta si è fatta sopraffare dall'ansia del risultato. Storica la debacle a Cogoleto.Fino al 42' del primo tempo azzurri avanti nel punteggio complessivo per 5-2. Poi il buio. 5 reti in meno di 50', 4 gol addirittura in 25'. Il rammarico è grande. Questo gruppo dopo un lungo periodo di assestamento aveva trovato la propria dimensione, la sconfitta contro i grifoncini ha macchiato una seconda parte di stagione assolutamente entusiasmante. Sufficienza piena.

CLASSIFICA REGULAR SEASON: LAZIO 60 ROMA 51 REGGINA 49 PALERMO 48 NAPOLI 44 CATANIA 43 FIORENTINA 41 8 ASCOLI 41 BARI 33 LECCE 29 SALERNITANA 26 FROSINONE 20 AVELLINO 10 ANCONA 6

Giocatori da tenere d'occhio:

Ciano: capocannoniere del girone C con 18 gol, due reti anche nei play off. Stagione straordinaria. Bomber di razza dotato di un tiro forte e preciso, gran fiuto del gol. Da plasmare sotto l'aspetto fisico soprattutto nella rapidità nei primi metri.

Diana: Ottimo passo, bravo negli inserimenti. Da limare sotto il profilo tecnico.

Bruno: Vanta già qualche apparizione in prima squadra. Terzino duttile ed arcigno. Destro naturale è stato "Zambrottato" sull'out sinistro per tutta la stagione.

Giannone: Bravo tecnicamente, molto rapido nei primi metri. Ha un solo limite: tende troppo a portare palla.

Insigne: Tecnicamente eccelso. Dribbling e rapidità di esecuzione sono le sue più grandi peculiarità. Deve rinforzare assolutamente la sua massa muscolare, il suo fisico esile potrebbe tarpare le ali alla sua ascesa.

Bernardo: trascurato da Apuzzo e snobbato dai tecnici azzurri, Bernardo con molta probabilità sarà il prossimo "cervello in fuga" del vivaio partenopeo. Unico nazionale under 20 dell'intero settore che parteciperà ai prossimi mondiali under 20. Grande intelligenza tattica, sempre pronto a far male sul filo del fuorigioco, tecnicamente valido e fisicamente già pronto per un grande palcoscenico. Per i tifosi azzurri resterà un'enigma e con molta probabilità un gran rimpianto.

Maiello: L'equilibrista. Uomo d'ordine, il suo lavoro è silenzioso ma utile. Fondamentale il suo apporto alla squadra.

Sepe: L'estremo difensore di Torre del Greco viene considerato uno dei portieri più promettenti del panorama italiano. Gli addetti ai lavori parlano di lui in termini entusiasti. Grande tecnica di base e sicurezza tra i pali, Sepe è un autentico pararigori. Con la selezione under 18 italiana nella Slovacchia Cup parò ai pari età della Croazia, 5 rigori su 6. Merita fiducia.



Berretti

Il Napoli come altri sei club di serie A ha deciso di partecipare al campionato "Dante Berretti", torneo formato da moltissime squadra di Lega Pro e campionato Dilettanti, la cui partecipazione è del tutto facoltativa. Dopo aver concluso nettamente al primo posto la regular season del girone F dopo un'esaltante rincorsa alla capolista Gallipoli, la Berretti di mister Cusano non poteva trovare avversario più ostico quanto prestigioso del Milan. Il doppio confronto però è stato caratterizzato da mille polemiche con gli azzurri protagonisti in negativo. Secondo alcune trasmissioni gli azzurrini hanno dovuto affrontare la lunga trasferta lombarda in pullman, scelta discutibile e discriminante poichè le altre due selezioni azzurre, Giovanissimi e Allievi, al contrario degli azzurrini di Cusano, hanno viaggiato comodamente in aereo alla volta di Torino e Catania. Il tutto ha inciso e non poco, sul risultato del primo round della semifinale scudetto contro i rossoneri . L'estenuante viaggio in pullman di circa 20 ore, ha di fatto sfinito sia fisicamente che mentalmente i ragazzi di Cusano, usciti dal terreno alle prese con tante noie muscolari. Nemmeno il tempo di tirare il fiato e nuovamente azzurri in campo. Il ritorno al Kennedy di Marano rimarrà negli annali come il match caratterizzato da più sviste arbitrali che hanno infranto il sogno tricolore azzurro. Una stagione tutto sommato positiva ma che poteva rivelarsi trionfale se il team di Cusano fosse stato messo in condizione di fronteggiarsi sia sul piano logistico che sul piano tecnico ai giocatori del Milan.

CLASSIFICA REGULAR SEASON: NAPOLI 52 NOICATTARO 47 GALLIPOLI 46 AVERSA NORMANNA 45 BARLETTA 45 REAL MARCIANISE 43 TARANTO 36 MONOPOLI 35 ANDRIA BAT 35 MANFREDONIA 34 VIRTUS LANCIANO 30 FOGGIA 26 VAL DI SANGRO 16 MELFI 14

Giocatori da tenere d'occhio:

Montuori: prima punta potente, opportunista e cinico sotto porta. E' il capocannoniere della squadra nonostante abbia giocato soltanto metà stagione..

Conte: seconda punta veloce, abile nel gioco di sponda. 6 gol il suo score

Pontillo: mente della squadra. Regista puro, specialista sui calci piazzati. 5 reti all'attivo.

Vacca: ala incontenibile sulla fascia. Uomo assist e tassello col vizietto del gol

Sorrentino: portiere molto promettente, classe '91 adocchiato anche dal Milan.

Romano: roccioso difensore centrale, bravo nel gioco aereo e dotato di una discreta tecnica di base.



Allievi

Stagione dal rendimento lineare. Mettendo da parte le sconfitte contro la capolista Roma e il colpaccio delle Vespe al Kennedy, gli azzurrini di Faustino hanno sfornato sempre ottime prestazioni. Dopo aver concluso la stagione al secondo posto, hanno trovato sul proprio cammino la terza del girone H come già stabilito dal regolamento Figc, ovvero il Catania. Dopo la sconfitta patita alle pendici dell'Etna, ci si attendeva una reazione d'orgoglio da parte di Iuliano & co.. C'è stata, ma il fato ha voltato le spalle al Ciuccio, tramutando un tiro sbilenco di Guerriera in un gran gol di tacco di Barbieri. Sogno scudetto sfumato. Stagione al di sopra della sufficienza. Da valutare però la posizione del tecnico Faustino che per il secondo anno non è riuscito a portare gli azzurrini agli ottavi scudetto. Gruppo dal futuro luminoso.

CLASSIFICA GIRONE G: ROMA 70 NAPOLI 59 LAZIO 57 CISCO ROMA 50 JUVE STABIA 44 VIRTUS LANCIANO 34 FROSINONE 31 SORRENTO 30 PESCINA 27 BENEVENTO 27 ISOLA LIRI 24 CASSINO 18 AVELLINO 18 CELANO 17

Giocatori da tenere d'occhio:

Iuliano: Fantasista per antonomasia, baricentro basso con tecnica e fantasia da vendere. Già under 16 ha siglato in stagione 5 reti di cui 4 su calcio piazzato, 3 da lontanissimo alla Juninho Pernambucano.

De Vena: Bomber di razza. 22 gol il suo biglietto da visita. Grande forza fisica. Sinistro naturale

Eligibile: incontrista, rubapalloni, instancabile motorino di centrocampo.

Guerra: terzino sinistro, per movenze viene paragonato all'interista Maxwell

Petrarca: difensore centrale, grande intelligenza tattica. Teenager all'anagrafe, dimostra in campo esperienza da veterano.



Giovanissimi

Gli azzurri di Nicola Liguori sono in assoluto la formazione più promettente dell'intero vivaio. La classifica parla chiaro: stradominio. Primo posto e miglior difesa. Dopo aver eliminato la Canavese agli ottavi, avranno di fronte i galletti del Bari.

CLASSIFICA REGULAR SEASON: NAPOLI 64 BARI 60 REGGINA 52 CATANIA 52 CAVESE 52 PALERMO 51 LECCE 42 SALERNITANA 28 CROTONE 26 CATANZARO 23 FOGGIA 21 AVELLINO 16 TARANTO SPORT 11 MANFREDONIA 10

Giocatori da tenere d'occhio:

Sgambato: centrocampista centrale, ambidestro. Fisicamente impressionante

Amico: attaccante completo.

Fornito: under 16 faro del centrocampo

Marciano: 16 partite e 19 gol, ruolino di marcia impressionante. Gli scout di mezza europa sono sulle sue tracce



GLI SCENARI - Con la formazione giovanissimi ancora in corsa per la vittoria del tricolore, gli scenari futuri del settore giovanile sono in stand by. Da valutare le posizioni dei tecnici Liguori, Faustino, Cusano e Apuzzo. A quest'ultimo potrebbero subentrare Caffarelli e Carannante. Grana numero uno da risolvere sarà quella di trovare un centro sportivo stabile dove poter allenarsi e giocare.

 
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fabioarte
view post Posted on 27/5/2009, 16:57     +1   -1




Il baby azzurro Marciano nel mirino di Barcellona e Manchester United

Italiane attente, c'è il rischio che un altro degli enfant prodige del nostro calcio lasci il patrio suolo per accettare l'incessante corteggiamento proveniente da più esotici lidi. Dopo Rossi, Lupoli e più recentemente Macheda, un altro giovanotto di belle speranze è nel mirino delle big d'Europa. Si tratta di Paolo Marciano, classe 1995, punta di diamante dei Giovanissimi Nazionali del Napoli, con cui ha disputato in questa stagione 16 partite realizzando la bellezza di 19 gol.

"E' un giocatore esplosivo, dotato di una tecnica eccellente, a tratti geniale - dice chi lo ha visto all'opera con costanza in questa stagione -. Mancino puro, è paragonabile a Giovinco". Le squadre italiane, come di consueto, latitano. In compenso, le finaliste della Champions League, che stasera si affronteranno a Roma, hanno già manifestato chiari segnali di interesse: Barcellona e Manchester United sono infatti con Lione e Bordeaux le formazioni più concretamente interessate al ragazzo, che prima di approdare a Napoli aveva incantato nelle giovanili dell'Empoli. Tmw.
 
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view post Posted on 29/5/2009, 07:41     +1   -1
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Brigante

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Napoli, Settore Giovanile: i play off dei Giovanissimi

Questo il programma degli ottavi di finale dei Giovanissimi del Napoli. I baby di Liguori affronteranno il Bari: andata in trasferta domenica 31 maggio alle ore 10, ritorno in casa il 7 giugno.

 
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fabioarte
view post Posted on 31/5/2009, 17:32     +1   -1




AGENTE DELL'AZZURRINO CIANO: "IL NAPOLI LO HA BLINDATO"
Camillo Ciano, 19 anni, è la stella della Primavera azzurra ed è stato capocannoniere del girone C di categoria. Ai microfoni di Calciomercato.com, il suo agente, Beppe Galli, ne delinea il profilo: "Puo' fare la mezzapunta e l'attaccante, ha una tecnica sopra la media, sui calci piazzati mette la palla dove vuole. Chiaramente deve crescere dal punto di vista atletico. Situazione contrattuale? Il Napoli l'ha gia' blindato con un contratto professionistico. Davanti puo' fare di tutto, è nato per calcio".
Pianetanapoli
 
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view post Posted on 31/5/2009, 21:29     +1   -1
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Brigante

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Giovanissimi, play-off scudetto: Bari-Napoli 0-1

I Giovanissimi del Napoli hanno vinto 1-0 a Bari nell'andata degli ottavi dei play off. Di Insigne il gol partita. I baby di Liguori giocheranno il ritorno in casa il 7 giugno.
 
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view post Posted on 3/6/2009, 21:28     +1   -1
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Brigante

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Napoli, viaggio nel vivaio azzurro: la parola agli esperti (Ultima parte)

Vincenzo Bernardo, talento italo-americano in forza alla Primavera del Napoli

“Le strutture sono l’aspetto più importante per il calcio giovanile”. Quattro su quattro, en plein di quella che rischia di diventare un ovvietà. E in più: esperienza, competenza e disinteresse. Questi i segreti di un settore giovanile curato a regola d’arte. In quest’ultima parte della nostra inchiesta sul settore giovanile del Napoli, abbiamo sentito quattro esperti del campo, e alla base di ogni discorso c’è una considerazione uguale per tutti: “Una società deve essere dotata di una struttura idonea ai giovani calciatori”.







Mino Favini è il deus ex machina del miracolo Atalanta, il responsabile del settore giovanile più importante d’Italia che ha lanciato in Serie A fior di giocatori: Montolivo e Pazzini gli ultimi due di una lista infinita.
Favini, ma il segreto dove risiede?
“Zingonia, il nostro centro sportivo. E’ lì che c’è il cuore dell’Atalanta. E’ lì che si formano i nostri giovani, che crescendo ambiscono giorno dopo giorno al centrale”.

Il centrale? Si spieghi meglio.
“Ascolti, la nostra struttura è organizzata così. C’è il campo principale, noi lo chiamiamo il centrale, dove si allena la prima squadra. Per ognuno dei quattro lati del campo, separato solo da una siepe, ce n’è un altro, dove si allenano, molto spesso in contemporanea con i “grandi” le nostre squadre giovanili. I ragazzi capiscono che il loro sogno è lì, oltre quella siepe. E questa circostanza li incoraggia ancora di più: se ce la metteranno tutta, li loro destino li porterà prima o poi a fare il salto nel centrale”.

Insomma, un incentivo non da poco per i giovani.
“Direi proprio di si. Nella palazzina attigua ai campi poi ci sono gli uffici della prima squadra, e a parte quelli del settore giovanile, cui noi dedichiamo lo stesso tempo, le stesse attenzioni, se non di più. Oltre a un cospicuo esborso economico”.

Ma quanto serve all’Atalanta per mandare avanti il tutto?
“Noi investiamo due milioni di euro a stagione. E siamo lontani comunque da Milan, Inter e Juventus che ne spendono anche 8-9”.

Ovviamente trasferite a questi ragazzi un’impronta vincente.
“Vincere piace a tutti, inutile girarci attorno. Ma i nostri ragazzi vengono selezionati quando hanno 9-10 anni, e in quel periodo bisogna insegnare loro il rispetto degli altri, il valore di gruppo. La vittoria poi assume un ruolo relativo: un calciatore diventa davvero grande quando sa accettare anche la sconfitta. In Italia purtroppo è difficile. Viviamo il calcio in maniera strana, quasi come fosse uno stress. E’ incredibile”.

Ma la ricetta Atalanta potrebbe essere riproponibile a Napoli?
“Guardi, nella vostra regione c’è il miglior serbatoio d’Italia. Il fallimento per il Napoli è stato un brutto colpo anche sotto questo aspetto. Ora serviranno dirigenti competenti e tanta pazienza: è difficile ricostruire daccapo un settore giovanile. Ricordo che anni fa venimmo a giocare a Marianella, e mi complimentai con i dirigenti dell’epoca: a quella struttura mancava davvero poco per essere considerata all’avanguardia”.
Il dente batte dove la lingua duole.



Vincenzo Montefusco è stato per anni allenatore della Primavera del Napoli. Dopo il fallimento, fu chiamato da De Laurentiis e Marino per curare il nuovo settore giovanile, ma il matrimonio durò poco. Ora il tecnico napoletano guarda il tutto dall’esterno, e prova un po’ di rammarico: “Dispiace tanto che il Napoli non riesca a curare a dovere il settore giovanile. Eppure, qualche elemento interessante c’è: penso a Ciano nella Primavera, o a Iuliano negli Allievi”.



Quanto è stata dura ricominciare dopo il fallimento?
“Non è stato semplice, ma neanche troppo difficile. Ricordo benissimo che molti calciatori furono recuperati poco prima che si accasassero con altre squadre”



Un risultato però il Napoli l’ha ottenuto, avendo inserito Vitale stabilmente in prima squadra. “Ma il ragazzo di Castellammare non ha fatto la trafila nelle giovanili. Fu comprato nel 2005 dalla Primavera dell’Avellino, e poi fu mandato a farsi le ossa a Lanciano”.

Non un prodotto autoctono quindi. Mister, ma cosa dovrebbe fare il Napoli per dare slancio a questo ramo importantissimo per una società?
“Mettere alla guida del settore persone competenti che sappiano anche dire no. Persone che non scendano a compromessi, perché se uno è esperto in questo campo non può accettare ingerenze esterne. E poi dotarsi di una struttura. E’ incredibile che le varie formazioni azzurre siano costrette a girare per i campi della provincia. Se De Laurentiis ha intenzione seriamente di puntare sul vivaio, deve costruire una struttura importante”. E sono due.









Ha vinto uno scudetto con il Napoli di Maradona. Segnò addirittura il gol decisivo nell’ultima partita con la Lazio, di testa su assist di Diego. Marco Baroni è ricordato sempre con affetto dai tifosi del Napoli, soprattutto per la sua serietà. Quella stessa serietà che ora lo sta accompagnando in una nuova avventura: allenare la Primavera del Siena.
Marco, dove risiede il segreto di un settore giovanile?
“Nella pazienza. Quella che purtroppo manca in Italia: un Paese che vive di calcio, ma lo fa in un modo troppo nervoso”.

Non un ambiente ideale per un giovane calciatore.
“Assolutamente. Bisognerebbe cambiare la cultura del “tutto e subito”. Un giovane che viene aggregato alla prima squadra può dare tanto. Ma contemporaneamente può togliere molto: purtroppo non c’è la pazienza di saper aspettare la completa maturazione. Lo dico francamente: a volte preferiamo andare a spendere venti milioni di euro per un diciottenne come Pato, piuttosto che dare fiducia a un nostro ragazzo. E non è giusto, perché in Italia c’è un serbatoio infinito che non viene sfruttato a dovere”.

Il Napoli è fallito cinque anni fa, quanto è difficile ricostruire un settore giovanile dal nulla? “Tanto. In primis bisogna dotarsi di persone competenti. Persone che abbiano vissuto il calcio da protagonisti, conoscitori della materia per averla praticata in campo. E poi, le strutture: sono fondamentali per imprimere ad un giocatore in erba la motivazione giusta e la sicurezza necessaria”. I matematici direbbero: come volevasi dimostrare.



Nella sua storia, il Napoli ha vinto il campionato Primavera solo una volta, nel lontano 1979. Alla guida di quella squadra c’era Mario Corso, ex calciatore dell’Inter autore del famoso calcio di punizione chiamato “a foglia morta”.

Corso, che ricordi ha di quell’impresa?
“Pensieri bellissimi. Fu una vittoria straordinaria, programmata e fortemente voluta. Eliminammo qualsiasi difetto si ponesse davanti ai nostri occhi, ci circondammo di persone molto capaci, come Angelo Sormani ad esempio. E in quella squadra c’erano giocatori tecnicamente molto forti. Di Fusco, Caffarelli, Musella, Celestini, Volpecina, tanto per fare dei nomi. Alcuni di loro anni dopo avrebbero vinto lo scudetto con la maglia azzurra”.

Quale fu la difficoltà maggiore?
“Quella che ancora oggi rappresenta uno dei problemi principali. Il rapporto con i genitori dei ragazzi: molto spesso le famiglie ripongono sui giovani aspettative troppo alte, che vanno al di là del calcio. Io cercai in un certo senso di isolare la squadra per farla rendere al meglio. Evidentemente ci riuscii, dati i risultati”.

Perché in Italia è così difficile per un giovane calciatore affermarsi?
“Manca la tranquillità necessaria. Noto però che alcune trasformazioni, anche se molto lente, iniziano a intravedersi. Se anche Milan, Inter e Juventus iniziano a curare molto bene il settore giovanile, può darsi che qualcosa sia destinato a cambiare”.

Santon: un solo campionato alle spalle, 17 anni e la convocazione di Lippi: anche questo è un segnale?
“A volero interpretare così, sì. Anche se sono convinto che a volte fare il passo più lungo della gamba può essere deleterio. Santon ha fatto un buon campionato, sarebbe stato meglio far spegnere un attimo i riflettori su di lui”.

C’è un consiglio che sente di dare al Napoli, impegnato nella ricostruzione del settore giovanile post-fallimento?
“Con i giovani ci vuole occhio. La Campania è terra fertile di ragazzi che sanno giocare a calcio, bisogna agire sul territorio. E per farlo occorre soprattutto un’organizzazione capillare, che abbia come centro nevralgico una struttura di gioco importante”.
En plein. Ve l’avevamo detto, no?
 
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fabioarte
view post Posted on 4/6/2009, 17:55     +1   -1




Marcianise, si sogna Ciano del Napoli
Il Real Marcianise ha chiesto al Napoli informazioni per l'attaccante della Primavera azzurra Camillo Ciano (19). Il giocatore ha un biglietto da visita di ben 18 gol e potrebbe essere girato ai gialloverdi per fare esperienza, nonostante sia legato ai partenopei da un contratto pluriennale. Nella squadra di Luca Fusi gioca già il fratello di Ciano, Michele (23), un'autentica bandiera dei casertani.
tmw.
 
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sangueanima 87
view post Posted on 4/6/2009, 19:09     +1   -1




CITAZIONE (fabioarte @ 4/6/2009, 18:55)
Marcianise, si sogna Ciano del Napoli
Il Real Marcianise ha chiesto al Napoli informazioni per l'attaccante della Primavera azzurra Camillo Ciano (19). Il giocatore ha un biglietto da visita di ben 18 gol e potrebbe essere girato ai gialloverdi per fare esperienza, nonostante sia legato ai partenopei da un contratto pluriennale. Nella squadra di Luca Fusi gioca già il fratello di Ciano, Michele (23), un'autentica bandiera dei casertani.
tmw.

vieni con noi vieni con noi vieni con noi
 
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view post Posted on 5/6/2009, 21:34     +1   -1
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Brigante

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Salvatore Bocchetti: "rammaricato di essere stato scartato da Caffarelli e dal Napoli"

Il difensore del Genoa Salvatore Bocchetti in un' intervista al Guerin Sportivo svela il suo rammarico per non essere diventato un calciatore del Napoli: "Sono napoletano e tifoso del Napoli, mi è dispiaciuto quando feci un provino e Caffarelli mi scartò". pianetanapoli.

a dimostrazione che, in passato, sono stati commessi troppi errori nella gestione del settore giovanile. ci sono troppi napoletani in giro, che non hanno mai indossato la nostra maglia, e che non sono stati visti dalla nostra società. questi errori devono essere limitati al massimo. bisogna investire in questo settore, ed avere il coraggio di osare!
 
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